Qualsiasi centrale nucleare produce "scorie radioattive". Una minima parte delle scorie sono normalmente disperse nell'ambiente senza provocare danni per l'uomo.
Per scorie nucleari si intendono soprattutto quei materiali che, trovandosi nel reattore o nei pressi, sono soggetti a una continua emissione di radiazioni. Al termine del ciclo di vita della centrale nucleare, questi oggetti devono essere trattati come rifiuti speciali da trattare con molta attenzione in quanto fortemente radioattivi, e quindi pericolosi. Sono definiti per semplicità "scorie nucleari" ma occorre fare delle distinizioni perché le scorie nucleari non sono tutte uguali.
Le scorie nucleari si distinguono in base al grado di radioattività da cui dipende anche la durata del decadimento e la loro pericolosità:
o Alta attività (scorie di 3° grado): il grado di radioattività elevato in queste scorie implica un lungo periodo di decadimento, fino a 100.000 anni. Le scorie di terza categoria sono, in particolar modo, le ceneri prodotte dalla combustione dell'uranio e gli oggetti vicini al reattore.
In tutto il mondo è stato identificato soltanto un sito "sicuro" per ospitare in profondità le scorie (deposito geologico) per migliaia di anni. Si trova in una zona desertica nel New Mexico e ha richiesto oltre 25 anni di studio. Gli Usa hanno investito oltre 2,2 miliardi di dollari nello studio della sicurezza del deposito geologico. Ciò nonostante ancora nulla sembra potersi affermare con certezza. Le scelte di localizzazione dei depositi di scorie sembrano più frutto della ragion di Stato che di processi condivisi con i cittadini del luogo.
In tutto il mondo è stato identificato soltanto un sito "sicuro" per ospitare in profondità le scorie (deposito geologico) per migliaia di anni. Si trova in una zona desertica nel New Mexico e ha richiesto oltre 25 anni di studio. Gli Usa hanno investito oltre 2,2 miliardi di dollari nello studio della sicurezza del deposito geologico. Ciò nonostante ancora nulla sembra potersi affermare con certezza. Le scelte di localizzazione dei depositi di scorie sembrano più frutto della ragion di Stato che di processi condivisi con i cittadini del luogo.
o Media attività (scorie di 2° grado)
o Bassa attività (scorie di 1° grado)
Queste ultime due categorie hanno una vita radioattiva inferiore. Necessitano soltanto di poche centinaia di anni per decadere. Queste scorie provengono, in gran parte, dagli ospedali.
Il grande problema sono le scorie di terza categoria provenienti dalle centrali nucleari
In Europa le scorie sono generalmente depositate nei pressi delle centrali nucleari o in centri di stoccaggio ingegneristici di superficie.
I principali centri di stoccaggio europei sono:
o Le Hague (Francia)
o Sellafield (Gran Bretagna)
o Oskarshamn (Svezia)
o Olkiluoto (Finlandia)
Tutti i centri di stoccaggio europei hanno natura "temporanea" per rispondere al criterio di reversibilità delle scelte. Non conoscendo con precisione le conseguenze dello stoccaggio delle scorie radioattive nel tempo, si rende così possibile un loro futuro trasferimento in altri luoghi. In alcuni casi, ad esempio in Francia, le scorie nucleari sono riprocessate all'interno delle stesse centrali nucleari per produrre nuovo combustibile rigenerato da riutilizzare nel reattore.
Quante sono le scorie radioattive in Italia?
L'Italia non conta grandi quantità di scorie nucleari. Il referendum del 1987 ha definitivamente bloccato la produzione di energia dal nucleare nel nostro paese. Nel nostro paese le scorie ad alta pericolosità sono circa 8.000 metri cubi. Una minima quantità che lascia aperta la porta alla soluzione europea.
Un articolo Ansa del 20 novembre 2003 basato su dati Apat descrive chiaramente la situazione internazionale in merito alla questione "scorie nucleari". A distanza di 2 anni dall'articolo, nel luglio 2005, la situazione sullo stoccaggio delle scorie non sembra essere cambiata molto.
Esistono quattro tipologie di depositi per stoccare le scorie nucleari:
A) depositi di superficie
B) depositi di superficie con opera ingegneristica
C) depositi in cavità o miniera
D) depositi geologici
I depositi di scorie attualmente presenti al mondo sono circa ottanta, quasi tutti di tipo (A) (B) e (C. I depositi di tipo geologico (D), costruiti in profonde cavità nel terreno, sono invece pochissimi.
INCIDENTI NUCLEARI
Gli incidenti nelle centrali nucleari sono classificati su una scala da 0 (semplice guasto) a 7 (incidente molto grave). Questa scala di misura è detta INES (International Nuclear Event Scale). La classificazione degli incidenti non è facile. Spesso gli incidenti minori sono stati coperti dal segreto militare o non comunicati al grande pubblico.
Elenchiamo i principali incidenti di cui si è avuta conferma ufficiale:
- Kyshtym 1957 – scala 6: un bidone di rifiuti radioattivi prese fuoco contaminando migliaia di Kmq e 270.000 persone;
- Sellafield 1957 – scala 5: Incendio nel reattore dove si produceva plutonio per scopi militari; ci sono stati 300 morti;
- Three Mile Island 1969 – scala 5: Surriscaldamento del reattore;
- Cernobyl 1986 – scala 7: incidente nucleare in assoluto più grave. Il surriscaldamento provocò la fusione del nucleo del reattore e l’esplosione del vapore radioattivo, 30 persone morirono immediatamente, altre 2500 nel periodo successivo per malattie derivate dalla tragedia. L’intera Europa fu esposta alla nube radioattiva;
- Tokaimura – scala 4: Un incidente in una fabbrica di combustibile nucleare attivò la reazione a catena incontrollata. Tre persone morirono all'istante mentre altre 400 furono esposte alle radiazioni.